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Migliorare l'efficacia delle cure con il Patient Support Program
Feb 24, 2022

Il diffuso fenomeno della mancata aderenza alla terapia rende inefficaci molte delle cure prescritte dai medici, con conseguenze anche gravi per i pazienti e altissimi costi per il Sistema Sanitario Nazionale.

I Patient Support Program migliorano l’efficacia delle cure attraverso un lavoro di assistenza e informazione a stretto contatto con il paziente. Lo scopo è aumentare la sua aderenza alla terapia e di conseguenza la sua salute e la sua qualità della vita.

Per migliorare l’efficacia delle cure bisogna prima aumentare l’aderenza alla terapia.

Secondo studi condotti sia in Europa che negli Stati Uniti1, è altissima la percentuale di pazienti che sospende le cure prima del tempo o non le assume in modo corretto. Le cause sono molteplici, e vanno dalla scarsa informazione riguardo gli effetti dei farmaci fino alle condizioni del paziente stesso. Nel caso di una persona anziana, per esempio, sarà difficile ottenere un’aderenza del 100%, a causa di dimenticanze e fraintendimenti. Anche i pazienti affetti da malattie croniche sono tra i più problematici da questo punto di vista. Vessati da anni di sintomi e cure con effetti collaterali anche importanti, hanno un atteggiamento passivo e di sfiducia verso la terapia, andando a minare l’efficacia delle cure a cui si sottopongono.

È in questo scenario che si inseriscono i Programmi di Supporto per i pazienti.

Come si deduce dal nome stesso, essi svolgono una funzione di supporto per il paziente, ma non solo. Anche medici e caregiver beneficiano di grandi vantaggi.

Mettere il paziente al centro per migliorare l'efficacia delle cure: la soluzione del Patient Support Program

Un PSP è costituito da una serie di servizi di assistenza personalizzati in base alle esigenze del paziente. Mettendolo al centro del processo, coinvolgendolo e informandolo riguardo al proprio percorso di cura, egli sarà più predisposto a seguire la terapia e di conseguenza migliorerà anche l’efficacia delle cure.

Poiché ogni paziente è diverso, non esiste un PSP uguale all’altro, ma in tutti si ritrovano alcuni punti fondamentali:

  • Il primo step di un PSP è il dialogo: comprendere lo stato fisico e mentale del paziente, focalizzare le sue esigenze specifiche, le sue avversioni e predisposizioni; questi sono gli elementi sui quali si costruisce il progetto di assistenza.
  • Il personale del Patient Support Program si occupa di seguire il paziente per l’assunzione della terapia, nelle modalità a lui più congeniali (visite a domicilio, telefonate, SMS, notifiche via app).
  • Si coinvolge il medico curante, insieme al quale si decide come impostare la gestione del paziente, con un approccio personalizzato in modo da massimizzare l’aderenza alla terapia e l'efficacia delle cure.
  • Il personale è pronto a rispondere alle richieste e alle preoccupazioni dei pazienti anche 24 ore su 24.
  • Il Patient Support Program tende inoltre a ridurre al minimo gli spostamenti del paziente verso le strutture ospedaliere, garantendo assistenza a domicilio.

Tali accorgimenti fanno sì che il paziente viva la propria terapia con più serenità, ma soprattutto con maggiore consapevolezza. Si innesca così un circolo virtuoso: più motivato, il paziente si attiene con più costanza alla terapia, che dunque dà più risultati. Notando l’efficacia delle cure, il paziente è ancora più spinto a seguirle diligentemente.

Anche il il medico e il caregiver traggono dei benefici dai PSP: il primo sa che il paziente è seguito costantemente e riceve aggiornamenti puntuali, il secondo si vede alleggerito di alcune mansioni gravose, come l’accompagnamento nelle strutture ospedaliere. La conclusione che possiamo trarre è che il paziente coinvolto nel proprio percorso di cura e seguito secondo le sue necessità è più portato ad aderire alla terapia, con un aumento di efficacia delle cure. Un’intuizione che il team che si occupa di PSP di IQVIA ha avuto 10 anni fa, avviando i primi Patient Support Program in Italia. Oggi è alla continua ricerca di soluzioni sempre più personalizzate ed efficaci per i propri pazienti.

 

1 The Cost of Not Taking Your Medicine, New York Times, April 2017; L'uso dei farmaci in Italia, Rapporto OsMed, 2018

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